UNA MANO PER IL NEPAL

CHI SIAMO

Una Mano Per il Nepal è il blog dell’associazione Apeiron ODV, impegnata dal 1996 a migliorare le condizioni di vita delle donne, in Nepal e in Italia. Sul nostro blog leggerai storie e racconti del nostro lavoro quotidiano.

Sul nostro sito puoi trovare tutto sui nostri progetti.

PARTECIPA

Ti interessa il nostro lavoro e vorresti dare una mano? Ecco come puoi fare:

Scrivi per noi
Diventa amico di Apeiron
Dona ad Apeiron

CONTATTACI

Apeiron ODV
Via Silvio Corbari, 175
47521 Cesena (FC)
info@apeironitalia.it
apeironitalia.it

Diari dal Nepal | La salute femminile conta! Il nuovo progetto di Apeiron ODV

Un nuovo progetto per Apeiron ODV

L’ultima visita in loco di Barbara Monachesi si è rivolta ad un progetto appena avviato. Il 2023 si è aperto per Apeiron, infatti, con una bella novità, l’avvio di un nuovo progetto in collaborazione con l’Associazione Nahuda di Lalitpur, nella Valle di Kathmandu, dal titolo ”La salute femminile conta”!

Il progetto, che intende promuovere l’importanza della salute sessuale riproduttiva, si rivolge a circa 300 donne e 150 adolescenti nei villaggi di Malta e Bhattedanda nel Comune rurale di Bagmati. Quest’area, nonostante non sia troppo lontana dalla capitale Kathmandu, è piuttosto isolata e  arretrata: la popolazione è composta da circa 4.000 abitanti e nonostante la città più vicina disti poco più di 25 km, si trova quasi sempre isolata a causa della strada sterrata in pessime condizioni e la mancanza di trasporti pubblici regolari (passa un solo autobus al giorno). Durante la stagione delle piogge (che dura circa da aprile a settembre) la situazione peggiora ulteriormente ed i trasporti si interrompono quasi completamente: l’unico modo sicuro per spostarsi da e per i villaggi è a piedi.

Un’area particolarmente colpita da isolamento e insufficienza di servizi

Ma le criticità in queste zone non si limitano ad  un isolamento geografico importante; qui manca quasi completamente l’accesso a Internet, il tasso di alfabetizzazione è molto basso e il programma sanitario governativo è molto carente: esiste infatti un solo centro sanitario governativo ma i servizi forniti non sono adeguati ai bisogni degli abitanti. Ad aggravare la situazione, va segnalato che in quest’area si verificano ancora oggi casi di matrimoni precoci, le donne e le ragazze non hanno accesso a metodi di contraccezione adeguati, e spesso i parti avvengono in casa per via dei problemi legati agli spostamenti, aumentando così sia le gravidanze indesiderate che i pericoli legati a parti non adeguatamente assistiti. La comunità Tamang, in particolare, appare particolarmente arretrata.

Le donne, per retaggi culturali fortemente patriarcali, non si sentono a loro agio a parlare apertamente di questioni legate alla loro salute, tendendo a nascondere problemi e malattie fino a quando non diventano molto complicate da gestire. L’inadeguatezza delle strutture sanitarie, la reticenza ad esporre le proprie problematiche e la necessità dell’approvazione della famiglia per recarsi in ospedale, fanno sì che le donne raramente si sottopongano a controlli sanitari regolari, specialmente per problemi riproduttivi e sessuali. Per questo motivo, tra le attività previste dal progetto per promuovere la salute sessuale e riproduttiva femminile, c’è anche l’organizzazione, con l’importante supporto del governo locale, di un campo sanitario propedeutico all’avvio di programmi di prevenzione efficaci su cancro uterino, prolasso uterino, fistola e cancro al seno.

Un nuova collaborazione per la salute delle donne

Il partner di Apeiron, Nahuda, ha un’esperienza di 25 anni in ambito sanitario e ha confermato che l’85% delle donne nepalesi in quella zona incontra nella propria vita almeno un problema legato alla propria salute, ma spesso lo ignora deliberatamente o inconsapevolmente

Ecco perché è fondamentale avviare un lavoro capillare: partendo dalle scuole, coinvolgendo studenti e insegnanti, passando per le autorità locali e il personale medico delle strutture governative, fino ad arrivare alle donne residenti e alle loro famiglie. Sono proprio loro, le beneficiarie, che vanno coinvolte e ascoltate capendo quali sono le loro necessità e aspettative. 

Oltre ad incontri di sensibilizzazione con le donne e con gli adolescenti di scuole del territorio e un campo medico con visite specialistiche di controllo per più di 200 donne, sarà prevista anche una formazione ad hoc per le Female Community Health Volunteers, figure ponte tra il servizio sanitario governativo e la comunità e che diventeranno le portavoci del progetto, impegnandosi affinché tutta la comunità sia al corrente di questo importante progetto di prevenzione e sensibilizzazione.

Non vediamo l’ora di darvi presto nuovi aggiornamenti sui risultati di questo progetto!

*

I commenti dovranno essere approvati prima della pubblicazione.

Condividi