UNA MANO PER IL NEPAL

CHI SIAMO

Una Mano Per il Nepal è il blog dell’associazione Apeiron ODV, impegnata dal 1996 a migliorare le condizioni di vita delle donne, in Nepal e in Italia. Sul nostro blog leggerai storie e racconti del nostro lavoro quotidiano.

Sul nostro sito puoi trovare tutto sui nostri progetti.

PARTECIPA

Ti interessa il nostro lavoro e vorresti dare una mano? Ecco come puoi fare:

Scrivi per noi
Diventa amico di Apeiron
Dona ad Apeiron

CONTATTACI

Apeiron ODV
Via Silvio Corbari, 175
47521 Cesena (FC)
info@apeironitalia.it
apeironitalia.it

Il popolo Newar, i primi nativi del Nepal

L’origine del popolo Newar, tra architettura e culti religiosi

Il popolo Newar (Newa o Newari) sono la popolazione originaria e storica della valle di Kathmandu. Sono loro che hanno creato il patrimonio storico e hanno costruito le 3 città reali: Kathmandu, Patan e Bhaktapur.

La loro architettura tradizionale, che si può ammirare soprattutto nelle Durbar Square di queste tre città, è assolutamente unica e non si ritrova in nessuna altra parte del mondo. Le maestose finestre lignee e gli intagli, spesso raffiguranti scene erotiche, che ornano i sottotetti dei templi delle Durbar Square sono per esempio di tradizione Newar.

In origine i Newar erano di religione buddhista, ma ora sono sia buddhisti che induisti. Nei loro culti le tradizioni buddhiste si fondono con quelle vediche. Da questa fusione deriva il credo mitologico che sia stato Manjushry a creare la valle di Kathmandu, fendendola con la propria spada la roccia per fare defluire le acque del lago primordiale e creare così la fertile valle di Kathmandu.

Molte loro tradizioni trascendono i limiti delle due religioni, per fondersi in un credo unico e particolare. Ancora oggi festeggiano sia ricorrenze buddhiste che induiste come, ad esempio, la nascita del Dio Krishna che dura ben 9 giorni.

Tradizioni culturali tramandate nei secoli

I Newar hanno una lingua propria, usi e costumi, abbigliamento, arti e cucina riferiti solo alla loro etnia e sono considerati i diretti discendenti di quelle genti che hanno abitato il Nepal fin dalla preistoria.

Già Ippolito Desideri nel 1721 scriveva, nei suo appunti di viaggio, che i nativi del Nepal venivano chiamati Newars. Ancora oggi, vengono considerati come l’etnia più avanzata e acculturata della intera valle. Sono anche abili artisti e commercianti.

Anche il loro abbigliamento tradizionale è subito riconoscibile ancora oggi. Le donne indossano una gonna (formata da un lungo rettangolo di stoffa) nera tessuta a mano, con un grande bordo rosso, mentre sopra mettono il Cholo, una sorta di casacca in tessuto  tradizionale che si allaccia incrociando le aperture sul petto. Il tutto viene completato da uno scialle bianco bordato di rosso che viene fermato in vari modi sopra il Cholo.

Un regno interrotto bruscamente

I Newar sono una etnia colta, raffinata e fuori dal comune che ha regnato, fra periodi di pace e di guerra, fino all’invasione dei Gorka attorno al 1768. Anche se poi non sono più stati l’etnia dominante, hanno comunque coltivato e mantenuto le loro tradizioni senza mai sacrificarle alle altre etnie nepalesi.

Loredana

*

I commenti dovranno essere approvati prima della pubblicazione.

Condividi