Oggi il nostro blog ospita la testimonianza di Emanuela ed Anna Maria, le due volontarie di Milano che hanno aiutato ad organizzare la Giornata Annuale di Apeiron tenutasi lo scorso 15 ottobre. Ecco la loro testimonianza di un momento davvero speciale vissuto insieme!

Finalmente ci rivediamo!
Nonostante l’autunno incipiente Milano ci regala una giornata estiva, perfetta per ritrovarsi insieme dopo quasi quattro anni.
Riabbracciamo finalmente Loredana, Barbara, Michela e Petra con le quali non abbiamo mai smesso di sentirci, anche quando la pandemia ci ha costretti in casa impotenti e spaventati.
Nel locale accogliente, quasi come un salotto di casa, sono stati allestiti due tavoli con i prodotti artigianali nepalesi e con alcune creazioni del gruppo “Zie Nepal”, che con vera gioia accolgono i volontari e i donatori di Apeiron.
Apre la giornata Loredana, che ringrazia tutte le persone presenti e presenta il primo intervento della mattina, dedicato alla medicina Ayurvedica a cura di Nabin Giri.
Con dolcezza e pacatezza, Nabin ci spiega i riti millenari del mattino, semplici e carichi di storia: si riconosce in lui la gentilezza del suo popolo, facendoci dimenticare per un attimo la violenza che pervade il nostro mondo in queste dure settimane…
Di seguito interviene Michela Monachesi che ci fa riflettere, con un quiz e numeri alla mano, sul tema della disparità di genere sia in Italia che in Nepal e in tutte le sue forme e contesti, rendendoci ancora più consapevoli del grande lavoro che spetta a noi e alle generazioni future.
La giornata prosegue con l’intervento di Barbara Monachesi che ci aggiorna sui risultati e sull’avanzamento dei progetti di Apeiron messi in campo sia in Nepal che in Italia, con una bella carrellata di foto: il nostro animo si riprende sentendoci parte di una rivoluzione culturale e sociale che tutte e tutti insieme stiamo portando avanti!
Nepal e Italia: un legame forte per combattere la violenza sulle donne
Il pranzo è un’occasione per condividere: raccontarsi, ritrovarsi e soddisfare il palato.
Prima di ricominciare con gli interventi dedicati alla violenza di genere, partecipiamo ad un altro intermezzo più leggero, in cui Nabin ci racconta come affrontare l’inverno e i suoi rischi con alcuni consigli basati sull’Ayurveda, sempre semplici e frutto della saggezza di un popolo antico.
Dopo aver conosciuto le spezie che ci aiuteranno a tenere a bada i malanni invernali, accogliamo calorosamente Stefania Prandi, giornalista freelance, scrittrice e fotografa, che ci introduce ad un tema ancora molto sottovalutato dai media: le conseguenze alle quali vanno incontro i famigliari delle vittime di femminicidi.
Dal libro “Le conseguenze. I femminicidi e lo sguardo di chi resta” Barbara legge alcuni passaggi: le storie emozionano ed è un momento che ci unisce come pubblico: siamo tutti genitori, figli, fratelli e sorelle, percepiamo attraverso le parole di Stefania tutto l’orrore che queste vite spezzate devono affrontare.
C’è di più: quando Stefania ci racconta dei processi, delle sentenze inique, ci sembra di precipitare in un girone dell’inferno.
Tutti tacciono, poi qualcuno chiede approfondimenti, si discute e ci si rianima. Dopo aver sentito le testimonianze raccolte dal libro con la voce rotta di Barbara, solo il suo sorriso e il suo calore ci ridanno speranza.
Namastè, sì in ognuno di noi esite il divino ed Apeiron ne è la prova.