Tutti conoscono Greta, oggi ventenne, una ragazza che ha avuto il coraggio e la determinazione di parlare al mondo di crisi climatica.
Ha iniziato con un cartello su una bicicletta con la scritta «Sciopero scolastico per il clima».
Scrivendo la sua storia mi è venuta in mente una frase: “La persona che muove la montagna inizia spostando piccole pietre. Confucio”.
Tutte noi possiamo fare la differenza, incominciamo a spostare piccole pietre…
Grazie Greta!
Emanuela Caccia

La crisi climatica dev’essere gestita da crisi! Il clima è la questione più importante! Greta Thunberg
Il 20 agosto 2018, mentre frequentava il nono anno di una scuola di Stoccolma, Greta ha deciso di non andare a scuola fino alle elezioni legislative del 9 settembre 2018. La decisione era nata a fronte delle eccezionali ondate di calore e degli incendi boschivi senza precedenti che hanno colpito il suo paese durante l’estate.
Greta voleva sensibilizzare il governo svedese sulla riduzione di emissioni di anidride carbonica come previsto dall’accordo di Parigi sul cambiamento climatico ed è rimasta seduta davanti al parlamento svedese ogni giorno durante l’orario scolastico. Il suo slogan era “Skolstrejk för klimatet”: sciopero della scuola per il clima.
Anche dopo le elezioni, Greta ha continuato a manifestare ogni venerdì, fondando il movimento studentesco internazionale Fridays for Future. Ha successivamente partecipato alla manifestazione Rise for Climate davanti al Parlamento Europeo a Bruxelles e ha parlato alla manifestazione organizzata da Extinction Rebellion a Londra il 31 ottobre 2018.
Il suo sciopero del venerdì ha attirato l’attenzione dei media in diverse nazioni e manifestazioni simili sono state organizzate in altri paesi, tra cui i Paesi Bassi, l’Italia, la Germania, la Finlandia, la Danimarca e l’Australia. In Australia migliaia di studenti sono stati ispirati da lei ad intraprendere lo sciopero del venerdì, ignorando l’appello del loro primo ministro Scott Morrison, che ha dichiarato al Parlamento «ciò che vogliamo è l’apprendimento nelle scuole e meno attivismo».
Il 4 dicembre 2018 Greta ha parlato alla COP24, vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici tenutosi a Katowice, in Polonia. Greta ha spiegato così la gravità del problema:
«Ciò che speriamo di ottenere da questa conferenza è di comprendere che siamo di fronte a una minaccia esistenziale. Questa è la crisi più grave che l’umanità abbia mai subito. Noi dobbiamo innanzitutto prenderne coscienza e fare qualcosa il più in fretta possibile per fermare le emissioni e cercare di salvare il salvabile».
In occasione dell’ultima giornata ufficiale di lavori, il 14 dicembre, dalla tribuna della COP24 Greta Thunberg ha parlato ai leader mondiali riuniti con parole durissime:
«Voi parlate soltanto di un’eterna crescita dell’economia verde poiché avete troppa paura di essere impopolari. Voi parlate soltanto di proseguire con le stesse cattive idee che ci hanno condotto a questo casino, anche quando l’unica cosa sensata da fare sarebbe tirare il freno d’emergenza. Non siete abbastanza maturi da dire le cose come stanno. Lasciate persino questo fardello a noi bambini. La biosfera è sacrificata perché alcuni possano vivere in maniera lussuosa. La sofferenza di molte persone paga il lusso di pochi. Se è impossibile trovare soluzioni all’interno di questo sistema, allora dobbiamo cambiare sistema. Nel 2078 celebrerò i miei 75 anni, se avrò figli, forse passeranno quella giornata con me. Forse mi chiederanno di voi, forse mi chiederanno perché voi non abbiate fatto nulla, mentre c’era ancora il tempo per agire. Voi dite di amare i vostri figli sopra qualsiasi altra cosa, eppure state rubando il loro futuro proprio davanti ai loro stessi occhi. Non siamo venuti qui per supplicare i leader di agire. Ci avete ignorato in passato, e ci ignorerete ancora. Voi avete finito le scuse, e noi stiamo finendo il tempo».
Greta Thunberg ha ispirato un gran numero di suoi coetanei in quello che è stato definito “Effetto Greta“. In risposta alla sua presa di posizione netta, vari politici hanno riconosciuto la necessità di concentrarsi sul cambiamento climatico.
Il segretario britannico per l’ambiente, Michael Gove, ha dichiarato: «Quando ho ascoltato le tue parole, ho provato grande ammirazione, ma anche senso di responsabilità e colpa. Appartengo alla stessa generazione dei tuoi genitori, e riconosco che non abbiamo fatto abbastanza per affrontare il cambiamento climatico e la più grande crisi ambientale che abbiamo contribuito a creare». L’esponente del partito Laburista britannico Ed Miliband, responsabile dell’introduzione del Climate Change Act del 2008, ha dichiarato: «Ci hai svegliato. Grazie. Tutti i giovani che hanno scioperato hanno mostrato la realtà alla nostra società. Ci hai insegnato a tutti noi una lezione davvero importante, ti sei distinta dalla massa».
Nel febbraio 2019, Greta Thunberg ha presenziato ad un evento pubblico con l’allora presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. Quest’ultimo ha sottolineato che: «Nel prossimo esercizio finanziario 2021–2027, ogni quattro euro spesi nel bilancio dell’Unione Europea uno sarà destinato ad azioni di mitigazione del cambiamento climatico».
Le questioni climatiche hanno assunto un ruolo significativo nelle elezioni del Parlamento europeo del maggio 2019 poiché i partiti verdi hanno registrato il loro miglior risultato in assoluto aumentando il numero di seggi al Parlamento europeo da 52 a 72. Gran parte dei consensi provenivano dai paesi dell’Europa settentrionale dove i giovani sono scesi in piazza ispirati da Greta Thunberg.
A giugno 2019, un sondaggio condotto da YouGov in Gran Bretagna ha riscontrato che la preoccupazione dell’opinione pubblica per le questioni ambientali è salita a livelli record nel Regno Unito da quando Greta Thunberg ed Extinction Rebellion hanno «perforato la bolla della negazione».
Nell’agosto 2019, la pubblicazione e le vendite di libri per ragazzi sul tema della crisi climatica sono di fatto raddoppiate rispetto all’anno precedente. Gli editori attribuiscono questa crescita all’effetto Greta. Ispirati da Greta Thunberg, ricchi filantropi e investitori dagli Stati Uniti hanno donato circa 600 000 dollari per supportare Extinction Rebellion e i gruppi di studenti in sciopero per il clima per istituire il Climate Emergency Fund. Nel dicembre 2019, il settimanale britannico New Scientist ha descritto l’impatto di Greta Thunberg e Extinction Rebellion con il titolo: “L’anno in cui il mondo si è svegliato dinanzi al cambiamento climatico”.
Greta Thunberg ha ricevuto vari riconoscimenti e premi nel corso del suo attivismo, tra i quali:
- Nomina al Premio Nobel per la Pace, nel 2019, da parte di tre deputati del parlamento norvegese, poi anche nel 2020 da due legislatori svedesi, e nel 2021.
- Premio Laudato sì, aprile 2019, assegnato nell’ambito della seconda enciclica di Papa Francesco, “sulla cura della nostra casa comune”.
- Premio Ambassador of Conscience, giugno 2019, il premio più prestigioso di Amnesty International, per la sua leadershipnel movimento per il clima, condiviso con Fridays for Future.
- Premio per l’ambiente del Consiglio nordico, ottobre 2019. Thunberg ha rifiutato di accettare il premio in denaro di 350.000 corone danesi (47.000 euro a ottobre 2019), affermando che i paesi nordici non stavano facendo abbastanza per ridurre le emissioni.
- Time Person of the Year, dicembre 2019, di Time magazine, la prima destinataria nata nel XXI secolo e la più giovane di sempre, per essere riuscita a “creare un cambiamento di atteggiamento globale, trasformando milioni di vaghe ansie notturne in un movimento mondiale che chiede un cambiamento urgente”, e “per aver lanciato l’allarme sul rapporto predatorio dell’umanità con l’unica casa che abbiamo, per aver portato in un mondo frammentato una voce che trascende sfondi e confini, per aver mostrato a tutti noi come potrebbe apparire quando una nuova generazione guida”.
(Fonte Wikipedia)